martedì 9 ottobre 2012

Pessimismo e fastidio

Inzio a scrivere questo post in formato depression e vediamo dove mi porta.
Magari poi scrivo un papiro e non lo pubblico nemmeno.
E' che sono giorni un po' così, probabilmente c'ho Saturno un po' contro.. la convergenza astrale un po' sfasata.
No, non sono quei giorni lì ad influire negativamente sul mio stato d'animo.. Anche perchè se consideriamo i nove mesi di gravidanza, più i successivi di maternità che sono l'apoteosi dello stravolgimento ormonale che una donna può avere, ormai si può dire che il mio corpo sia assuefatto e l'ormone ballerino non se lo fila manco pe' niente.
Beh, avete presente quelle giornate in cui se qualcuno vi fa una battutina normalmente simpatica, quelle che fanno da caricatura ai vostri difetti e voi siete dotati di una buona dose di autoironia (giuro io ne sono dotata.. anzi superdotata) vi divertite pure a burlarvi della vostra persona, ma in quelle giornate no.. quella battutina vi arriva come un pugno in pieno viso. E vi ritrovate improvvisamente in un labirinto apparentemente senza via d'uscita.. un labirinto chiamato insicurezza. La via d'uscita c'è ma vi ostinate a non vederla perchè ha avuto inizio quel circolo vizioso in cui più non vi sentite all'altezza, più commettete errori perchè ovviamente non ci state con la testa.
Non so se a voi succede, ma a me sì. E non è piacevole. Non è carino aggirarsi per casa o per l'ufficio con quello sguardo da cucciolo abbandonato aspettando che qualcuno vi dia una grattatina al pancino vi dica che in realtà vali e anche tanto. Anche perchè diciamocelo, nessuno, soprattutto nel mondo del lavoro, viene a riempirvi di pacche sulle spalle sottolineando quanto bene avete fatto il vostro lavoro, anzi, quello che ti viene fatto notare sono sempre e solo le cazzate che fate. Se siete bravi lo capite dal numero di appunti e critiche che non ricevete.
Nel frattempo, durante la sosta in bozza di questo post, ho trovato l'uscita del labirinto e ora sfoggio un bel sorriso compiaciuto.
Come ne sono uscita? Ho preso l'iniziativa! Mi sono messa alla prova su un terreno non troppo conosciuto e ho cercato riscontri, che sono stati positivi! Ho fatto bene e ovviamente non mi è stato detto nulla a riguardo. Il "pat-pat" sulla spalla me lo faccio da sola. Ed è un "pat pat" speciale perchè se il merito te lo riconosci tu che sei un insicuro incallito, vuol dire che sei stato veramente bravo!













P.s.: chissà perchè dicono che noi donne siamo lunatiche.. bah.. non capisco.
P.s. del p.s.: inizio a pensare che gli ormoni c'entrino ben poco.. noi siamo naturalmente così.. "dolcemente complicate"

9 commenti:

  1. una applauso per te!!!!!
    le tue parole sono carezze: mi hanno fatto proprio bene!!!!
    pat-pat sulla spalla: i blog servono anche a questo...
    a trovare un aiuto nelle parole di una "sconosciuta" che ti sembra così vicina da pensare di conoscerla da sempre...
    un bacino alla tua biondina!!!!

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    1. Elena non sai quanto spesso mi è capitato di sentire vicine donne dietro un pc e quanto spesso mi è capitato di sentire lontane donne sedute accanto a me.
      Un abbraccio a te e alla piccola Gaia

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  2. Sottoscrivo parola per parola ed oggi è' proprio uno di quei giorni!!!!!

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  3. pat pat sulla spalla te lo faccio io!

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    1. Grazie e ricambio perchè una pacca sulla spalla fa sempre bene!

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  4. quante sono le nostre giornate un pò così... troppe, io quando incontro una giornata un pò vuota, faccio un gioco, provo a viverla come fosse l'ultima della mia vita. Chiamo casa, chiacchero con mia mamma, poi mi faccio passare papà, trovo un amico/a libera e facico finta che sia l'unica che ho, la costringo ad uscire. Se c'è qualcuno con cui non sono in pace, provo a chiamare, se sta in ufficio provo a sorridergli. Faccio due passi ed entro in chiesa, sto cinque minuti davanti a Gesù in silenzio, perchè non parliamo mai di niente, cioè lui non risponde.

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  5. con piacere ti comunico che sul mondo del lavoro e sui pat-pat esistono delle eccezioni.. e oggi ne ho avuto la prova!

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  6. il silenzio è la mia cura e forse è questo il modo che Gesù ha di rispondermi.

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