martedì 30 ottobre 2012

Col senno di poi.. 364 giorni dopo.

Col senno di poi, dopo queste ultime due settimane, alla domanda "a quando il secondo figlio?" la mia risposta sarebbe "uhm, ehm.. scusa devo andare, ho lasciato il gatto sul fuoco.."
Sono stati giorni di dentini minacciosi; di una notte passata ad amoreggiare con il wc per me; di un marito geloso di questa relazione a due e con la piena intenzione di prendere il mio posto la notte successiva; di me che ho pensato più volte ad un rapimento alieno di minore a rendere, per ritrovarmi un koala umano biondo; di "oddio non posso più vivere senza x factor"; di fanculo Estivill, Tracy Hogg, Tata Lucia & co. dormiamo tutti e tre nel lettone, ma per favore dormiamo; di dentini minacciosi che lasciano il posto a mal di pancia improvvisi; di me che mi rendo conto di non essere compatibile con Milano, il suo traffico, l'area C e i parcheggi; di me che non ho più un ombrello perchè il porta ombrelli se l'è risucchiato; della Bionda che non mangia più niente a meno che non assuma un giullare di corte e un gruppo di saltimbanchi che la intrattengano; di lei che si è beccata il virus intestinale a scoppio ritardato e di me che mi scuso per aver scomodato gli alieni; di lei che ricomincia a dare segni di vita alla vigilia del suo primo compleanno e di me che ho ripreso pieno possesso del mio letto, mi sento rinata e felice come se avessi fatto sei al superenalotto.
Di me che penso che vedere tua figlia star bene, giocare felice come se nulla fosse successo non ha prezzo, per tutto il resto c'è Mastercard, ma se ho superato il plafond, Mastercard diventa utile come un paio di infradito sulla neve.
Col senno di poi, dopo questo primo anno di vita insieme, penso che ripeterei volentieri l'esperienza perchè un insieme così variegato di emozioni non mi ha mai investito con una tale prepotenza in 30 anni di vita, ma in 365 giorni sì.
Perchè se la noia è sempre stata il mio nemico più temibile, è da diverso tempo che non mi ritrovo a farci i conti. Frustrazione, preoccupazione, stanchezza sì, ma noia o apatia mai.
Perchè cerco costantemente di evolvermi e durante questo viaggio ho scoperto di avere risorse impensabili e ho come l'impressione di essere una persona diversa.
Perchè un giorno, non troppo lontano, lei sarà grande, avrà sempre meno bisogno di me e io proverò nostalgia di braccine attorno al mio collo, di una testina che si appoggia al mio petto per farmi capire quanto è stanca, di uno sguardo di sfida quando sa di non poter fare una cosa, di una vocina piccola che risuona in una casa grande.
Perchè una volta ero simpaticamente cinica e oggi sono buona fino alle doppie punte.
Perchè non volevo creare un blog melenso e non riesco a fare altrimenti.
Grazie Biondina per avermi ridotto così.

P.s.: il post diabetico alla vigilia del suo primo compleanno me lo concedete, vero?

4 commenti:

  1. Vederli giocare sereni dopo una malattia credo che sia la gioia più intensa che si possa provare...
    Non sei stata diabetica, è un post molto bello! Tanti auguri alla piccola!

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  2. Nessun post diabetico.....sei mamma!!!!! Auguriiiiii il primo compleanno e' indimenticabile!!!!!

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  3. Questo post come del resto tutti i tuoi mi piacciono sempre tanto perchè possiamo riderci sopra! tanti auguri alla bionda!

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  4. auguri! oddio non posso più vivere senza x factor...neanche io peccato che Lola fa vero e proprio sabotaggio quando si tratta del mio Morgan Time.

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