venerdì 21 settembre 2012

E il bello deve ancora venire!

10 mesi, tre settimane e 9 ore fa, al suo primo unguèèèè, abbiamo conquistato di diritto il titolo, a volte scomodo, di genitori. E con esso ci è piombata addosso una valanga di consigli non richiesti, osservazioni, appunti, critiche (costruttive eh!), banalità di vario genere, stronzate apocalittiche insieme alle bellissime cose che l'essere genitore comporta.
Sin dal primo giorno è praticamente impossibile non sentirsi sotto esame.. osservano ogni tua mossa e ti viene il comprensibile sospetto di essere la protagonista della prima edizione del Tru-mum show.
Le domande di rito "ha dormito stanotte?" "ha dormito nella sua culla?" "si è attaccata al seno?" non fanno che aumentare la pressione che è già ai massimi livelli da quando hai visto positivizzarsi quel test di gravidanza.
Con il ritorno a casa la situazione non migliora. Non bastano i libri che hai consultato nei mesi precedenti e che sono serviti semplicemente a confonderti le idee perchè "..se il bambino dorme nel lettone con mamma e papà diventerà un adulto insicuro e senza spina dorsale e incapace di qualsiasi forma di indipendenza.." e "se il bambino non fa co-sleeping diventerà un adulto insicuro perchè è sempre stato un bambino abbandonato a se stesso".. "il bambino va assolutamente allattato a richiesta".. "è necessario imporre degli orari per le poppate sin dall'inizio".. ehm.. WTF?!?
Il punto di non ritorno è stato quando parlando di possibili soffocamenti col cibo mi è stato caldamento consigliato quello che io chiamo il "metodo pollo" che consiste nell'afferrare con decisione il malcapitato per le caviglie, shakerarlo a testa in giù fino all'espulsione del corpo estraneo.
Con un aplomb da far diventare verde di invidia la regina di Inghilterra, ho incassato il colpo (anche se avrei voluto morire all'istante) e mi sono fatta una promessa.. solenne!
"Con Beatrice farai di testa tua. Ti documenterai, ti informerai e soprattutto interpreterai, usando solo il tuo metodo perchè sarà l'unico a calzarle a pennello".  Perchè se c'è una cosa che sto imparando in questi mesi è che ogni bambino è a se, come lo è ogni coppia di genitori. Leggiamo i manuali, ascoltiamo i consigli (con tanto di brividi e pelle d'oca), ma se c'è qualcuno che dobbiamo imparare a leggere e ad ascoltare sono i nostri figli, ed è solo commettendo errori che riusciremo a comprenderli.
E carica di tutti questi buoni propositi con tanto di "pat pat" sulla spalla per il discreto lavoro fatto finora, penso che è solo l'inizio, che ne sentirò di ogni, che mi aspettano ancora innumerevoli sguardi di disapprovazione e che ci saranno altri mille bambini più bravi di lei, più svegli di lei, più educati di lei.. più tutto.. ma abbozzo un sorriso e mi godo quello che ho adesso.. una bambina che ride.
 
 
 
 

4 commenti:

  1. Niente di piu vero ogni bimbo è a se e io ne so qualcosina e tu sai già!!!
    La tua è una bimba felicissima e questo è l'importante!!!!

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  2. una bimba che ride è tutto!!! del resto... chissenefraga!!! grazie per il tuo commento sul mio blog: come vedi sono venuta subito a spulciare...

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  3. fare spallucce e avere le spalle larghe:insomma un gran gioco di spalle essere genitori!grazie della visita,io passerò spesso da te!

    francy

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  4. Consigli utili ma non necessari, nessuno meglio di voi due (i genitori!!) sa cosa sia meglio per lei, tutto il resto sono solo "chiacchiere al vento"..

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